Passione

Aforismi

Il poeta su credere e non credere

Un uomo sposato, che amava molto sua moglie, e stava già preparando per il figlio la toga virile, fu preso in disparte da un suo liberto, che sperava di subentrare come erede più prossimo.
Questi, dopo avergli detto molte menzogne sul conto del ragazzo e ancora di più sulla condotta immorale della moglie, donna peraltro casta, aggiunse una cosa che sapeva che avrebbe procurato molto dolore a un innamorato: cioè che un amante praticava la casa e ne contaminava il buon nome con una tresca vergognosa.

Quello prese fuoco al sentire la colpa falsamente imputata alla moglie; finse di partire per un suo podere, ma restò nascosto in città.
Poi, di notte, all'improvviso entrò in casa e si diresse difilato alla camera della moglie, dove la madre aveva ordinato al figlio di dormire, per controllare con più cura la sua età ormai virile.
Mentre tutta la servitù accorre, mentre si cerca un lume, il marito, non riuscendo a trattenere l'impeto dell'ira furibonda, va verso il letto, a tentoni nel buio palpa una testa.
Come sente che i capelli sono corti, gli trafigge il petto con la spada, senza badare a nulla, pur di vendicare l'offesa.

Quando fu portata la lucerna, vide ad un tempo il figlio e l'onesta moglie che dormiva lì, nella stanza, e che non aveva sentito nulla, sprofondata com'era nel primo sonno; allora eseguì immediatamente contro se stesso la condanna per il suo delitto e si gettò sulla spada che la sua credulità gli aveva fatto impugnare.
Gli accusatori citarono in giudizio la moglie e la trascinarono a Roma davanti ai centumviri.
Un malevolo sospetto grava su di lei, incolpevole, perché è diventata padrona di tutti i beni.
Gli avvocati sostengono con strenua fermezza la causa della donna innocente.
Allora i giudici si rivolsero al Divo Augusto, perché li aiutasse a tenere fede al giuramento prestato; si sentivano infatti intrappolati nelle tortuosità dei capi d'accusa.
Augusto, dissolte le tenebre della calunnia, e trovata la fonte certa della verità, sentenziò:

- Sia punito il liberto, causa di questo male; quanto alla donna, che ha perso il figlio e nello stesso tempo è stata privata del marito, io la ritengo da compatire più che da condannare.
Se il padre avesse esaminato a fondo le accuse riferitegli, se avesse vagliato con attenzione la menzogna, non avrebbe sovvertito dalle fondamenta la sua casa con un delitto così funesto.


L'orecchio non rifiuti nulla, tuttavia non dia subito credito, poiché i colpevoli possono essere proprio quelli che non immagineresti assolutamente e, per contro, i non colpevoli sono esposti agli attacchi della calunnia.
Questo aneddoto può anche mettere in guardia gli ingenui a non valutare le cose secondo l'opinione degli altri; gli uomini infatti brigano spinti da impulsi contrastanti: ora sono dominati dalla simpatia, ora dall'odio personale.
Un individuo ti sarà noto solo se lo conoscerai direttamente.
Ho esposto questi fatti dilungandomi un pò di più, perché a certa gente la nostra eccessiva concisione non piace.




Morale della favola

È pericoloso credere e anche non credere.
Bisogna dunque esaminare a fondo la verità, prima di giudicare malamente, guidati da una stolta opinione.